Lancette dell’orologio fatte…di cibo

E’ il cibo il vero capo qui. Beh in effetti anche il caffè dice la sua scandendo le pause di ogni giorno. Ma il cibo può determinare la vita, la morte e il proseguimento di un lavoro piuttosto che di un altro.

In pratica funziona così:
– silenzio (è comunque una parola grossa usata qui dentro) fino alle undici circa
– le prime pance cominciano a rumoreggiare
– le sedie cominciano a muoversi sotto il peso di chi avverte un po’ di nervosismo
– mezzogiorno si avvicina
– il rumore delle carte delle caramelle copre quello del silenzio (mi fa un po’ impressione pronunciare questa parola)
– si sente per la prima volta qualcuno dire “ma è già ora di pranzo?”
– silenzio (parola grossissima qui dentro, ora che ci penso) per un altro quarto d’ora
– si sente per la seconda volta “ma è già ora di pranzo?”
– la salivazione aumenta
– è mezzogiorno….

Da qui è un film già visto. O almeno, noi lo vediamo tutti i giorni.

Il nervosismo diventa incontenibile e le pance devono essere riempite. Se una volta qui prima delle due non si mangiava, ora il fenomeno al quale stiamo assistendo è quello di quattro donne che anticipano, giorno dopo giorno, il momento del pranzo.

Non lo so qual è il problema, quello che è certo è che quando la fame arriva qui non ci sono post da scrivere che tengano, pagine facebook da aggiornare, posta da controllare…si deve mangiare. Parte la prima? Le altre la seguono a ruota. C’è qualcuno che cerca di fare resistenza, ma quando alle 12.30 vedi davanti a te una persona che addenta con voracità qualunque cosa sia commestibile (fatta eccezione per le scrivanie, che sono considerate sacre), come si fa a non farsi venire la fame?

Impossibile. Dunque, se volete rimanere vivi, e con tutti i pezzi del vostro corpo al posto giusto, il consiglio è quello di evitare di passare da queste parti in quell’arco di tempo che fa dalle 12 alle 12.33…sono tre i minuti che la nostra voracità ci concede 🙂

Mari