E’ passato più di un mese da quando ho cominciato a lavorare qui da casa. Non è stato super semplice, lo ammetto, tanto per cominciare perché non ero abituata a passare a casa tutto questo tempo. Dopo un paio di settimane però ho trovato la mia dimensione e le giornate adesso scorrono con quella che, tutto sommato, è una giusta normalità.
No, quelle liste li in cui avevo scritto che avrei fatto un milione di milaboranti cose, le ho chiuse subito dopo averle redatte, e non sono più tornata indietro. Ma ho trovato quelli che potremmo definire nuovi spunti.
Così se durante la settimana accendo il pc alle nove, quasi in punto, e lo spengo quando riesco a spegnerlo, nel weekend prova a non metterci mano. Il rischio di rimanere incollata allo schermo è sempre dietro l’angolo, perché se la tua quarantena la fai a casa sola con un cane, allora non è che hai tutti questi svaghi. Ma in verità cose da fare ne ho trovate. Non sono di quelli che hanno la casa brillante, perché il tempo continuo a non averlo per mettere a posto, ma le cose da fare ci sono. Così, da qualche giorno, fare colazione in terrazza con calma è diventata una routine, mangiare bene e quello che mi va veramente di mettere in pancia anche, sentire gli amici, in attesa di poterci riabbracciare, posare le cose al loro posto dopo averle utilizzate. Cose così.
Credo di non avere avuto mai una terrazza così bella e vivibile, credo che le mie piantine non siano state mai tanto rigogliose e guardarle mi fa sentire semplicemente felice, e credo di non essere stata così magra negli ultimi dieci anni. Sì, sono dimagrita, sarà che sono una mosca bianca, ma se non cucini pasta e pizza tutti i giorni e ti metti ai fornelli con amore per te stesso, allora il miracolo lo puoi fare.
E lavorare diventa più facile.
Mari