Karma Communication - diritto alla disconnessione

Il (sacrosanto) diritto alla disconnessione

Non so se ne avete mai sentito parlare, ma esiste il diritto alla disconnessione.

In cosa consiste? A dirla breve è il diritto dei lavoratori di disconnettersi e ignorare le richieste che arrivano fuori dall’orario di lavoro. 
Tra email, Whatsapp, Telegram, Facebook e chi più ne ha più ne metta, siamo di fatto reperibili H24 e siamo sommersi da notifiche sui nostri dispositivi. Questo permette di non perdersi niente e di velocizzare un sacco i processi all’interno di un ambiente di lavoro, ma crea anche la necessità di tutelare la divisione tra vita lavorativa e vita personale. 

Si parla di diritto alla disconnessione quasi esclusivamente in ambienti dove esiste un rapporto di dipendenza, ma il diritto di disconnessione, a mio avviso, vale anche per i lavoratori “indipendenti”, anche per i freelance, non troppo in fondo, esistono comunque notti, fine settimana e vacanze. 

Non riuscire più a dividere la vita lavorativa da quella privata ha portato negli anni a fare diventare “famose” parole come tecnostress e burnout. Io stessa e non una volta, su questo blog, ho parlato della mia necessità a ritrovare degli spazi personali in cui il cellulare e tutti i suoi bippettini non entrassero per niente. 

Per quanto riguarda il lavoro di Karma Communication mi impongo delle regole che, lo ammetto, non sempre riesco a rispettare. Provo a programmare per il lunedì mattina le email che scrivo quando lavoro durante il weekend (ci riesco quasi sempre), le ferie degli altri per me sono sacre, finito l’orario di lavoro di una giornata evito di mandare whatsapp con richieste del tipo “domani facciamo questo” (a meno di emergenze e/o eventi particolari). Insomma, ci provo.

E voi? Riuscite a staccare e a rispettare lo spazio privato delle persone con cui lavorate?