Il blog di Karma, una finestra sul mondo

Sono le 19:30 di un giorno qualunque della settimana e sono davanti al pc a lavorare. Sto andando avanti da qualche ora, perché dopo una giornata passata tra call, telefonate e incontri vari, credo di avere superato di gran lunga il numero di parole che, giornalmente, una persona dovrebbe pronunciare e ascoltare.

C’è silenzio e ne approfitto, per fare tutto quello che non ho fatto durante la giornata. E questo tempo mi piace. Mi piace perché è quello in cui finalmente vado con il mio ritmo e non sono costretta a passare di palo in frasca all’improvviso, mi piace perché è tempo in cui, più o meno, non devo stare dietro alle richieste di nessuno, ma posso seguire un po’ i miei programmi un po’ le inclinazioni del momento, e il momento e i programmi dicono che è arrivato il momento di scrivere qualcosa per Karma.

Negli anni questo spazio, questo blog su un sito che sta per cambiare, ci è servito a fare tante cose, ma la scelta principale è stata sempre quella di utilizzarlo per raccontare la vita di Karma Communication, che è una vita strana, sempre diversa, frenetica in alcuni momenti, quieta quieta in altri (pochi). Un modo per portare fuori da queste quattro mura quello che siamo e come questo condiziona il nostro lavoro, credo che sia fondamentale per farci conoscere.

Ogni tanto mi capita di incontrare qualcuno a cui racconto quello che potremmo fare e come potremmo farlo che mi dice “sì, questa cosa la so perché l’ho letta sul blog di Karma” e allora io sono super contenta di non avere saltato, se non poche volte, il nostro appuntamento sulla finestra che affaccia fuori.