WhichApp protegge la privacy e…

E’ la risposta italiana a WhatsApp, l’app di messaggistica per eccellenza considerati non solo gli straordinari riscontri di un pubblico pari a oltre 600 milioni di utenti attivi… Ma anche  il prezzo d’acquisto record – 19 milioni di dollari – con cui Facebook se n’è aggiudicato la proprietà.

Ed era (abbastanza) ovvio aspettarsi che potesse scatenarsi la corsa alla competizione. WhichApp, che già nel nome rimanda direttamente alla applicazione rivale statunitense, è un progetto tutto italiano che affianca alle caratteristiche già proprie di WhatsApp una serie di funzioni aggiuntive interessanti.

Partiamo dal nodo caldo della privacy. Dopo tutte le polemiche sulla doppia spunta blu di WhatsApp, WhichApp ha deciso infatti di tutelare i propri utenti e la loro privacy, permettendo di inviare messaggi di testo, audio, ma anche immagini e video senza mostrare né lo status “online”, né tantomeno le coordinate temporali dell’ultimo accesso. L’applicazione, infatti, notifica il corretto invio del messaggio, ma non la sua apertura. In questo senso WhichApp è completamente crittografata. Ma c’è di più perché WhichApp ha una modalità d’uso in più che si chiama Ghost. Questa trasforma l’applicazione in qualcosa di davvero simile a Snapchat, l’app (molto diffusa in particolari modo tra i giovani) che cancella automaticamente dopo l’avvenuta lettura i contenuti inviati. Inoltre, WhichApp consente di andare oltre la propria rubrica. Usando la funzione Search, infatti, è possibile trovare nuovi utenti con cui chattare pur mantenendo segreto il proprio numero di telefono (al suo posto è possibile inserire un codice pin di contatto che può essere condiviso al posto del numero).

Ma la novità più interessante a nostro avviso, fra quelle inserite da WhichApp, è il traduttore simultaneo intelligente… E le lingue supportate sono davvero tante (italiano, cinese, inglese, francese, tedesco, russo, arabo, spagnolo, portoghese e giapponese).

A sviluppare l’App un team di 30enni che ha già conquistato il 91{08b934a32e9a327dc6ac52c727d85bd5268a5f9881a2f5a8356b891c0eb2c02e} degli italiani (il restante 9{08b934a32e9a327dc6ac52c727d85bd5268a5f9881a2f5a8356b891c0eb2c02e} di utenti si raccoglie invece negli Stati Uniti, Inghilterra, Russia, Germania, Francia, Spagna e Cina).