Karma Communication - Ufficio mobile ma non da casa

Ufficio mobile sì, ma non di giorno a casa

La storia dell’ufficio mobile la conoscete molto bene. Lo so, mi porto la testa a volte. Detto questo, ci sono dei posti dove, soprattutto in alcune ore del giorno, è bene non stare, almeno per me.

Per esempio a casa. Ok, di sera, dopo una giornata passata in ufficio, in giro, in palestra, con gli amici, succede che io mi metta sul divano e ricominci a lavorare. Passo anche due o tre ore così, in silenzio, con il pc sulle gambe (lo so, sbagliatissimo), ma l’atmosfera che c’è in giro, quella della notte, quando tutti dormono o vanno più lentamente, mi rende molto più produttiva e magari, in quelle due ore, faccio più di quello che ho fatto nel corso di tutto il pomeriggio, quando il telefono suona, arrivano le mail, la gente è super attiva.

Ecco, lavorare da casa la sera mi piace. Quello che non mi piace e che non riesco a fare quasi per niente, è lavorare a casa di giorno. Lo so, c’è gente che a casa ci lavora tutti i giorni e si è anche ben organizzata, ma io non sono una di quelle persone, a parte il fatto che un ufficio ce l’ho e posso anche fare a meno di lavorare da casa.

In quei giorni in cui mi dico “vabbeh, dai oggi rimaniamo a casa” ecco che le distrazioni sono tantissime.

Se sei a casa di giorno puoi:
– pulire tra una cosa e un’altra
– cucinare anche cose complicate
– mettere l’acqua alle piante sotto il sole della terrazza
– fare una lavatrice per stendere al sole, anche se sai che la lavatrice di giorno non si dovrebbe accendere manco per sogno
– lavori in cucina, almeno per quanto mi riguarda, e comincia a mangiucchiare quello che ti capita a tiro
– ti accorgi ad un certo punto che quello che ti serviva lo hai lasciato sulla scrivania dell’ufficio
– rimani in pigiama, o in tuta, visto che hai un CorNewton da portare fuori.

Insomma, so che non lo faccio nel modo giusto, perché probabilmente lavorare dal tavolo della cucina non è nemmeno il massimo, ma lavorare da casa di giorno non mi piace. Mi fa sentire isolata. Di notte è un’altra storia, e questo l’ho già detto.

IN AGGIUNTA

Questo post l’ho scritto quasi due settimane fa, quando di Coronavirus in Italia non se ne parlava nemmeno un poco. Adesso, con lo spauracchio di quello che sta succedendo nelle regioni del nord, anche qui abbiamo parlato di quello che potrebbe succedere nel caso in cui il virus dovesse arrivare da queste parti. Ci sono già uffici, anche a Catania, in cui lavoratori che hanno fatto trasferte a Milano, sono stati invitati a lavorare da casa. Io sono assolutamente per la ragionevolezza in tutto, ma qui siamo tutti d’accordo che, giornate di spacinnamento a parte, nelle prossime settimane anche noi potremmo prendere in considerazione l’idea di lavorare da casa. Spero sinceramente che non si arrivi a questo.

Mari