La poltrona di Karma Communication, il mio nemico

Io la odio. Non la sopporto proprio. Quella poltrona è il mio nemico più temibile.
E’ nella mia stanza, quella dove in fondo non passo poi tanto tempo, perché preferisco stare dove c’è la popolazione di Karma Communication, ma è un problema.

Lo è quando decido di mettermi a lavorare seduta li sopra perché è così comoda che alla fine trovo delle posizioni assurde, di quelle che ogni ortopedico sconsiglierebbe, dalle quali mi sciolgo con duemila dolori, quelli dell’età. E poi c’è un altro problema, è assolutamente proibita quando faccio cose noiose.

Qualche mattina fa dovevo fare delle cose abbastanza meccaniche che, tra un passaggio e un altro, mi regalavano dei tempi morti. Ecco, ad un certo punto, mi sono svegliata certa che fosse successo qualcosa di irreparabile. Di irreperabile non era successo nulla, ma io , che in questo periodo sono davvero stanca, avevo dormito per mezzora.

Onestamente? Mi è anche piaciuto, ma adesso quella poltrona non riesco a non guardarla con timore. Sembra una di quelle cose invitati, ma con il trucco.

Mari