I “desaparecidos” non riesco a mandarli giù

C’è una cosa della quale abbiamo sempre fame, ed è il tempo. Ogni settimana le giornate sono piene e le novità sono cose che non ti aspettavi e, come si dice qui in Sicilia, “scunzano” tutta la programmazione. Ma il nostro lavoro è anche questo, riuscire a darsi delle priorità e fare percepire il senso di tutto questo alle persone con le quali abbiamo a che fare.

Fatta questa premessa ecco quello che non riesco a farmi andare giù.

Ci sono persone alle quali, chi come me ha un’azienda che offre servizi, dedica il suo tempo per sentire di progetti che devono ancora prendere vita, con le quali si parla di idee che potrebbero essere realizzate sul piano della comunicazione, magari ci si vede o ci si sente anche diverse volte, perché è un dato di fatto: non tutti i progetti sono uguali e non per tutti basta un’oretta per entrare nel merito e dunque in una prima fase operativa. E’ quando arriva il momento in cui le tue idee vengono messe nero su bianco e diventano parte integrante di un progetto/proposta che viene comunemente chiamato preventivo che si apre un mondo, perché non tutti a questo fanno seguire una risposta.

C’è una percentuale di persone che archiviano i preventivi direttamente nella cartella “cestino”, senza nemmeno dedicare un “no”, risposta super accettabile. Io li chiamo i desaparecidos, che poi spesso sono quelli ai quali magari scrivi dopo qualche giorno e, anche li, scelgono il silenzio o che, ad una chiamata successiva, rispondono “si certo, ti avrei richiamato io, solo che non ci sono state le congiunture astrali perché questo si realizzasse davvero”.

Per fortuna il mondo del lavoro è fatto di tante persone rispettose del tempo altrui.

E voi, con i desaparecidos come vi comportate?