Cookie che non si mangiano

Qualche settimana fa, Filippo, ci annuncia che tutti i siti che gestiamo vanno aggiornati per mettersi in pari con la normativa relativa ai “cookie“. Ok, dico io, ma in fin dei conti non ho perdo molto tempo a farmi le domande giuste e a trovare le risposte adeguate.

L’ho fatto qualche giorno dopo, dopo avere visto che, anche sui nostri siti, capeggia un bannerino che avverte dell’uso di cookie da parte dei portali.

Si tratta di una nuova normativa che il Garante della Privacy ha emanato in materia di cookie, diventata operativa dal 2 giugno scorso, volta alla protezione degli utenti che visitano i siti e che, con dei semplici clic “rilasciano” dei dati personali che poi possono essere utilizzati a fini pubblicitari, ma non solo (per fortuna aggiungerei io).

Ma che cosa sono i cookie? Certamente non si tratta di biscottini. Sono invece dei file di testo che vengono utilizzati dai siti per fare sì che, la seconda volta che si torna sullo stesso sito si venga riconosciuti. Grazie a questo “scambio silenzioso” di informazioni sito visitato e browser si parlano e, per esempio, si ha la possibilità di non attendere troppo tempo prima che i contenuti di un sito che si visita spesso, vengano caricati.

Quelli sono i cookie “buoni”. Poi ci sono invece quelli per i quali il Garante della Privacy ha pensato di dover correre ai ripari. Avete presente quei momenti in cui navigate cercando qualcosa in particolare su un motore di ricerca e, ad un certo punto, tutti i banner pubblicitari vi parlano esattamente di quello? Beh quelli sono i cookie un po’ più antipatici. Inserendo parole, cliccando su contenuti, diamo ad alcuni portali tutta una serie di informazioni senza neanche accorgercene.

La nuova normativa dunque è volta per fare sì che l’utente esprima il suo consenso all’utilizzo di questi metodi di profilazione.

Adesso ci tocca però capire un poco meglio, perché l’ho fatta un pochino troppo semplice, ma è un’inizio di comprensione.

Mentre nascono tutta una serie di campagne contro questa leggi io mi chiedo: ma veramente è necessario che tutti i siti mettano questo banner?