Catania è bellissima se raccontata nel modo giusto

Catania in questo periodo è pazzesca. Qualche settimana fa, di domenica, sono stata tra la pescheria e il mercatino delle pulci e mi è sembrato quasi di usare una di quelle passaporte tanto care ad Harry Potter che ti permettono di arrivare da un lato all’altro del mondo. Tra appassionati di cose stranissime e catanesi curiosi o a caccia di un piccolo tesoro, c’erano un sacco di turisti. Lingue diverse tra di loro, facce che raccontavano di posti nel mondo super lontani. Espressioni di stupore, ovviamente sia in positivo che in negativo, perché la puzza della spazzatura accatastata dal giorno prima dove non avrebbe dovuto essere era appena dietro l’angolo. Ma la bolla in cui mi sono trovata era una bella bolla. 

Ma la sappiamo raccontare bene questa Catania? Io credo di no, almeno non a tutto tondo. Non voglio generalizzare perché ci sono un sacco di persone, di colleghi e colleghe, che fanno benissimo il loro lavoro di comunicazione, da milioni di punti di vista, e fanno emergere delle perle in modi che mi lasciano sempre a bocca aperta. Ma dalla base manca ancora proprio la cultura che la valorizzazione di una storia, di un luogo, passa anche attraverso il giusto modo di raccontarlo. 

Cosa vi piacerebbe sapere della nostra città?