Avete mai sentito parlare di carbon footprint? La traduzione di queste due paroline con le quali dobbiamo tutti cominciare ad entrare in confidenza è “impronta di carbonio”, in soldoni si tratta di un parametro che permette di capire quando una qualsiasi attività abbia impatto sull’ambiente e quindi sui cambiamenti climatici.
Detto questo è facile capire quanto, soprattutto le grandi aziende, oggi non possono che ragionare in termini di efficienza ambientale. L’obiettivo delle strategie di business oggi premia chi crea prodotti o fornisce servizi con basse emissioni, una carbon footprint limitata diventa quindi un valore aggiunto per promuovere la propria azienda, che sia grande o piccola.
Si parla dunque di un sistema di carbon management che se da un lato cerca di capire come rendere tutti i sistemi di produzione più efficienti, dall’altro cerca di mettere in atto azioni che possano compensare le emissioni, come per esempio produzione di energia rinnovabile, progetti internazionali di tutela ambientale o piantumazione di alberi, questo per arrivare ad un pareggio tra emissioni e azioni di compensazione.
Se le grandi aziende su questo fronte sono già avanti con divisioni che lavorano proprio su questo, anche per le piccole è arrivato il momento del “qui e adesso”, perché sono sempre più i consumatori che si pongono domande come “che impatto ambientale ha avuto la maglietta che indosso?”, “servizio gestito da quell’azienda, quanto è inquinante?”, “cosa fa quell’azienda per salvaguardare l’ambiente?”.
Se siete un’azienda e non avete ancora trovato risposte a quelle domande, beh siete già in ritardo.