Flyer… che passione!

Vivo in un condominio e, quando arrivano i flyer pubblicitari, io mi diverto un sacco e forse, del palazzo, sono l’unica a portarmeli a casa. Possiamo levare il forse, perché nella maggior parte dei casi li vedo abbandonati li per terra anche per una settimana, cioè fino a quando non arriva l’impresa di pulizia a rimettere tutto in ordine per noi.

Ce ne sono alcuni bellissimi, fatti bene veramente, funzionali direi, senza troppa roba, ma con tutto quello che ti serve per afferrare il messaggio. Poi ci sono quelli dove in ogni angolo c’è qualcosa, della serie non sprechiamo spazio e riempiamo riempiamo riempiamo.

Ci sono poi quelli old style, ma old style veramente, dai caratteri alle foto, passando per il formato e per i colori. Ognuno di questi flyer, di queste brochure, di questi depliant, dice qualcosa della persona che lo ha commissionato e poi lo ha fatto arrivare fino alla mia porta di casa. A volte dice che dietro ci sta una persona che ha bene in mente l’obiettivo che vuole raggiungere, altre che l’unico obiettivo dell’azienda è fare una comunicazione a tappeto spendendo il minimo indispensabile e per capire questo non bisogna essere a capo di un’agenzia di comunicazione, perché alla fine, nel mio palazzo, dove vivono studenti, professionisti e pensionati, l’unica che prende tutto sono io, gli altri prendono solo quello che è veramente bello e accattivante.

Sei porte in tre piani non fanno statistica probabilmente, ma allora chiedo io a voi, che cosa fate della pubblicità che arriva nelle vostre case?