Karma Communication - Lavoro da casa in solitariA

#iorestoacasa…e imparo nuove cose di me

Questa vita qui dura da più di un mese e mezzo e la parola solitudine ha acquistano un senso completamente diverso. Perché in effetti, pensandoci bene, i momenti in cui mi sono sentita veramente da sola sono stati meno di quelli che mi sarei aspettata.

In questa casa, che è diventata ufficio, baretto, ristorante, palestra, discoteca, piazza, posto di svago e di passeggiate da una stanza all’altra, di persone ne sono entrate moltissime.

Certo, sarei una cretina a dire “che bello, rifacciamolo”, perché non vedo l’ora di tornare a fare una vita quanto più normale possibile. Ma la verità è che non è andata così male, perché i miei amici, la mia famiglia, sono tutti i giorni con me.

Certo, si parla di telefonate e di videochiamate, quelle che facciamo anche con le altre Donne K, ma sono momenti belli anche questi. E, anche se come ho detto più e più volte odio tutte queste applicazioni di call etc. etc., quando di pomeriggio mio nipotino attacca il profilo skype di mio padre e grida “zia che stai facendo”, il tempo cambia. E la mia famiglia, a pensarci bene, non ha mai avuto la mia casa tanto sotto lo sguardo.

Eh sì, la parola solitudine ha acquistato un significato diverso, almeno per me, non esclusivamente negativo. Perché in solitudine si possono riscoprire le passioni, si possono fare progetti, ci si può prendere cura di sé stessi e si può pensare di chiamare qualcuno che non sentivi da tempo e progettare, insieme, le cose che farai quando finalmente si potrà tornare al momento della condivisione.

Mari