Karma Communication - Zio

Zio, la newsletter che vi salva

Quando lavoravo a Telecolor, eoni fa, molti credevano avessi dieci anni di meno, poi mi sentivano raccontare le cose che avevo fatto, i conti non tornavano, e ridimensionavano il conto portandolo a quello reale, ma di anni in effetti ne avevo moooooolti di meno di adesso, nemmeno 30.

La verità è che nelle mia famiglia c’è questa cosa, sembriamo tutti più giovani e io in questo ci sguazzo assai, ma quest’anno sulla mia torta dovrebbero esserci 42 candeline e, solo per non demoralizzarmi troppo, ce ne saranno invece solo due: un 4 e un 2 per l’appunto. In questi 24 anni di giornalismo, ebbene sì più della metà della mia vita tutta, sono passata attraverso un sacco di rivoluzioni, anche perché non è che tutto sia sempre stato semplice, ma questo mi ha permesso di stare sempre al passo e la “finta” giovinezza ha reso tutto più semplice. Ultimamente è diventato un po’ più complicato, perché è vero ho l’account su TikTok, guardo cosa succede su Twitch, faccio le storie e partecipo alle dirette improvvisate, sono giovane dentro, e grazie ai miei geni familiari anche fuori, ma ci sono delle cose con le quali è difficile stare al passo.

Ho dei cugini sotto i venti e addirittura sotto i 18 e a volte faccio domande per capire che cosa fanno, cosa usano, come comunicano, per sentirmi subito dire “facebook bleah, è morto e non serve a niente”, quello stesso Facebook sul quale noi di Karma Communication investiamo un sacco di tempo per noi e per i nostri clienti. Li sento parlare di Friday for Future, di come sia necessario allenarsi tutti i giorni e di come tenere una corretta alimentazione sia fondamentale. Insomma, parlano una lingua diversa, hanno stili di vita diversi dagli adolescenti che eravamo noi. Questa lingua però non dico che bisogna parlarla, ma bisogna conoscerla, soprattutto per chi fa il mio mestiere, o almeno il mestiere che faccio io oggi.

I miei cuginetti sono la mia chiave di lettura, così come una newsletter che ho scoperto grazie ad un amico, quasi quarantino anche lui, si chiama Zio e spiega agli zii come me e come voi come regolarsi in questa giungla di nuovi termini e nuove usanze. Io la trovo divertente, autoironica e, devo dirvi, anche salvifica. Secondo me vale la pena spendere due minuti per iscriversi perché, ammettetelo, non li capite nemmeno voi.